Migliorare i flussi turistici
Per poter rendere “irresistibili” le destinazioni meno visitate e’ necessario fornire informazioni digili e cartacee in alternativa alle consuete APP e guide. Queste ultime tendono a cncetrare l’attenzione del viaggiatore sulle accoglienze/hospitality o punti di ristoro gastronomico mancando complentamente, nella maggioranza dei casi di ALTERNATIVE, se pur brevi per approffondire la conoscenza dei territori atraversati che sia culturale, storica e come nel caso della Alta Tuscia la storia e tradizioni della civilta contadina, il cluster archeologico, e molto altro.
Facilitare la conoscenza del territorio, promuovere attivita’ culturali e sportive e, principalmente dare ai viaggiatori “slow” la possibilta di fare piccole escursione mentre attraversano il territorio della Alta Tuscia rappresenta uno delle tattiche scelta da Tuscia Slow Ways per migliorare i flussi turistici.
Fornire inoltre una adeguata educazione delle popolazioni locali sulla accoglienza e sullo sviluppo turistico sostenibile nei piccoli paesi presenti sui cammini/itinerari. Le Cooperative di Servizi turistici contrattate dai comuni per svolgere da coordinamento dei servizi trovano nella mobilita sostenibile una minore attrattiva economica che il turismo di élite, enogastronomico e di lusso.
L’attuale commercializzazione dei territori propone Tour guidati di alto costo sia nei servizi a terra come nella ospitalità e servizi gastronomici, Questi ultimi, ugualmente a agriturismo con piscina e spa, offrono menu di tendenza, impegnandosi in offerte di piatti elaborati e di ricerca dimenticando la semplicità delle origini territoriali per le quali si tende a venire a visitare luoghi fuori dai grandi tour turistici.
Si rileva inoltre che alla luce di questi fattori il viaggiatore/pellegrini non trovando attrattive nelle località presenti sul proprio itinerario tende, per la maggior parte, a passare e proseguire senza avere nessuna conoscenza dei territori attraversati. L’uso dello smartphone come unica fonte di informazione non precisa, se non in pochi casi sporadici, indicazioni sulle possibili “varianti” che darebbero una reale visione e esperienza dei territori attraversati.
Il consorzio spagnolo “rurALLURE” nel ambito di progetto HORIZON 2020 in collaborazione, tra altri enti europei, con ’Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Padova e Università IUAV di Venezia, AssociazioneEuropea Vie Francigene, Fondazione Homo Viator San Teobaldo per incoraggiare la cooperazione e il turismo sostenibile in prossimità delle vie di pellegrinaggio storiche europee. Un esempio con 4 studi pilota su differenti vie sta dando risultati interessanti per valorizzare il legame tra ambiente rurale e cammini per arricchire l’esperienza dei turisti attraverso un vasto patrimonio culturale che molto spesso passa inosservato.